La notte….

la notteLa notte mi guarda e l’aria mi accarezza
Con lo sguardo nel vuoto, penso.
Se si riuscisse a prendere le stelle,
Come sabbia tra le mani,
Ti ricoprirei di luce
Lasciandoti riposare sulla pancia della luna.
Se si potesse cavalcare una cometa,
Seduto, come sulla schiena di un fat boy
Girerei tra le pieghe del tempo e dello spazio
Cercando un posto, per fermarmi a guardarti
Di lontano.
Se si potesse far incontrare il sole e la luna
In un’eterna eclissi,
Se si potesse, già… se si potesse
Ma sogni, tanto grandi, non esistono
Per contenere tutti i miei pensieri
Ed allora resto, affacciato alla finestra,
Guardando il traffico che scorre
Col tempo che cola come vino versato, che passa
Come un treno alla stazione,
Ai rumori, ai suoni alla gente che mormora e bisbiglia
Alla notte che scende e al pensiero che mi coglie,
allo sguardo che si perde.
Chiudo la finestra e torno a dormire,
penso…
se si smettesse di provare a volare, senza ali,
sarebbe più facile evitare di cadere giù.

© – Ginestri Massimo – 2015 – da: Il regno di polvere, il re di pietra e la regina di carta